Ennesima barzelletta italiana? Forse si! Ad oggi 3 settembre 2021, ci sentiamo di dirvi che proprio noi in qualche articolo recente avevamo indicato l’utilità dei canali 100 e 200 per capire se il proprio TV era da rottamare oppure era pronto per la compatibilità al nuovo digitale terrestre, ad oggi non sono affatto dei veri indicatori per capire se rottamare la tua TV nei prossimi mesi oppure no.
Cosa succederà veramente nei prossimi mesi? E perchè i canali 100 e 200 non sono più dei veri indicatori di compatibilità ?
Quindi, la realtà che non viene detta, perché tutto sommato si pecca solo di omissione, è che il passaggio al DVB-T2 al momento è rimandato “sine die”, fino a che non ci saranno le condizioni.
Quindi bisogna chiarire che:
- Il mondo televisivo dovrà organizzarsi con 12 frequenze nazionali trasmesse in DVB-T potendo contare solo sulla codifica MPEG4. Questo vuol dire che non ci sarà la stessa banda di oggi, ma circa il 60%. Toccherà spegnere canali (ipotesi puramente di fantasia) oppure degradare la qualità per farci stare tutto in meno spazio. E proprio questo accadrà, con buona pace di chi propaganda ancora oggi il passaggio alla “Nuova TV Digitale” come un’occasione per avere qualità migliore. Non lo è, è solo un modo, oneroso per le famiglie, per cercare di continuare a vedere quello che si è visto fino ad oggi, un po’ peggio di come lo si vede oggi.
- Il secondo effetto, quello che più è importante ai fini di questo articolo, è che un TV almeno MPEG4 (anche se non DVB-T2), cioè la stragrande maggioranza dei TV italiani, sarà ancora operativo e funzionante come minimo per un anno e mezzo, ma molto probabilmente per almeno il doppio di questo tempo. Spingere oggi alla rottamazione TV di questo tipo, magari sull’onda del Bonus TV, non solo è sbagliato ma anche truffaldino e contrario a tutte le logiche di economia sostenibile.
Per questi motivi, non si può lasciare la convinzione negli utenti che i canali 100 e 200 siano il vero indicatore da guardare per capire se rottamare OGGI un TV. Purtroppo parlando con le persone nelle località di vacanza del Bonus TV, l’impressione è invece che sia passato questo concetto. Tanto più che l’orizzonte temporale del Bonus TV Rottamazione (che termina formalmente a fine 2022 ma che probabilmente esaurirà prima i fondi disponibili) è più breve del possibile arrivo del DVB-T2, che anche nella migliore delle ipotesi, arriverà nel 2023.
Scopri le nuove(incerte) date per il cambio del digitale terrestre
Oggi infatti sappiamo che il passaggio al DVB-T2, se mai ci sarà, sarà dopo il 1 gennaio 2023; ma la nuova roadmap non fissa alcun limite ultimo, stabilisce solo che sarà “a partire da” quella data. Ovverosia, chissà quando.
Solo un ingenuo può credere seriamente che il 1 gennaio 2023 succederà veramente qualcosa in questo senso: se Confindustria Radio TV ha ritenuto – a torto o ragione non importa – che il 1 settembre 2021 non ci fossero le condizioni per spegnere l’MPEG2 (e i pochi TV ancora incompatibili), come si fa a pensare che le condizioni del parco installato DVB-T2 tra 16 mesi, con milioni di TV ancora non compatibili, saranno ritenute congrue? E chi potrebbe credere, dopo l’ultimo rinvio last minute, alle promesse di emittenti e Ministero?
Noi utenti, abbiamo bisogno di un chiarimento da parte del MISE
Insieme al sito dday, abbiamo deciso di fare un appello al MISE proprio come hanno fatto loro chiedendo
- Serve un cartello MPEG4 – Sostituire al più presto (e comunque prima del 15 ottobre 2021, inizio del passaggio a MPEG4) il canale 100 attuale con un nuovo canale 100 composto da un cartello codificato in MPEG4, questo per la verifica dei TV veramente da rottamare; lasciando invece il canale 200 in HEVC Main 10 per la verifica degli apparecchi finanziabili con il Bonus TV, funzione per la quale questa codifica resta pur sempre necessaria;
- Fare cartelli “parlanti” e non criptici – Scrivere esplicitamente sui cartelli al canale 100 e 200 cosa vuol dire se si vede il canale (per esempio, al nuovo 100, qualcosa come “Il tuo TV è adatto ai cambiamenti in corso tra fine 2021 e inizio 2022”; mentre al canale 200 “Il tuo TV è adatto ai cambiamenti che avverranno dopo il 2023”.
- Dare indicazioni chiare e univoche per la stampa – Emettere una nota stampa chiara che dia indicazione a tutte le testate generaliste del nuovo canale 100 MPEG4 e della sua funzione dirimente per i TV da sostituire o da affiancare a un nuovo decoder. Nella stessa nota, andrebbe spiegato ancora una volta che non sono rari TV venduti prima del 22 dicembre 2018 perfettamente compatibili con i segnali DVB-T2 HEVC e che quindi una verifica è sempre necessaria.
In conclusione cosa fare?
Ad oggi non è più il momento di cambiare subito il proprio TV, ma conviene aspettare ancora, se invece si vuole approfittare del bonus TV poichè il proprio TV è datato bhè allora approfittane ora prima che i fondi statali finiscano e così avrai un TV nuovo e quando sarà il momento, avrai tolto qualsiasi tipo di dubbio a riguardo. Potrai trovare maggiori informazioni su come ottenere il bonus tv 2021 qui.