Arriverà davvero lo switch-off questo fine anno?

Il tanto atteso switch-off per fine anno, potrebbe non avvenire mai, ecco il perché

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Negli ambienti dei broadcaster starebbe emergendo la “tentazione” di lasciare tutto com’è. Salterebbe quindi lo spegnimento dell’MPEG2 di fine anno, ed in tanto atteso switch-off per fine anno, potrebbe non avvenire mai, ma scopriamo il perché.

Sì, perché, stante la situazione, sembra di respirare già l’odore (o il fetore a seconda dei gusti) di un processo dimenticato “a metà”, con buona pace di chi ha cambiato il TV anticipatamente. Ma torniamo un attimo indietro e vediamo cosa sta e cosa non sta succedendo.

Cos’è successo in questi mesi alle nostre TV ?

La roadmap per la cessione della banda 700 MHz alla telefonia è stata rivista giusto un anno fa: una modifica che ha dilatato i tempi del processo, spostandoli avanti di fatto senza una scadenza certa. Questo per lo meno per quello che riguarda il passaggio al DVB-T2, quello per il quale milioni di italiani hanno cambiato TV (controllando sui canali test 100 e 200): questa scadenza è attualmente spostata “a partire dal 1 gennaio 2023” ma nella pratica a chissà quando. L’unica cosa che fino a poche ore fa sembrava certa è che i canali MPEG2, a cui l’ultima roadmap ha concesso una respirazione bocca a bocca al massimo fino al 31 dicembre prossimo, sarebbero stati spenti entro la fine dell’anno.

Ma cosa potrebbe succedere per il Natale 2022 alle nostre TV ?

Infatti inizia a circolare in ambienti vicini alle emittenti TV l’ipotesi sotterranea che, almeno per questo Natale, tutto possa rimanere così com’è, con i canali MPEG2 trasmessi in simulcast fino a data da destinarsi: quello che solo poche settimane fa, da quanto si era sentito al Forum Europeo Digitale di Lucca, poteva sembrare una vera e propria eresia, oggi starebbe per diventare un’ipotesi tutto sommato preferibile per le emittenti e allo stato dei fatti tutt’altro che remota. Certo, per il momento questo è solo un “rumor”. Ma la politica, che evidentemente è in altre faccende affaccendata, non avrebbe in effetti molto da eccepire.

Le emittenti da parte loro, come sempre accade in ogni switch-off (e siamo stupiti che qualcuno ancora si stupisca), avrebbero registrato una contrazione della propria audience in corrispondenza dell’applicazione del nuovo piano delle frequenze: è la cosa più normale del mondo, ma nel momento in cui serve la massima copertura per la campagna elettorale, la cosa potrebbe agitare la politica.

Al momento i canali non mediaset HD sono visibili da 504 in su, ma questa fase transitoria rischia di diventare definitiva

Insomma, da quando ci sono state le prime conversioni, tante persone che prima vedevano i propri canali mediaset o rai premendo semplicemente il numero 5, si sono ritrovati video non supportato o assenza audio e per il momento riescono ugualmente a vedere mediaset dai canali 505 in su, ma scopri come fare e tutti i dettagli qui. Questa doveva essere una situazione provvisoria, infatti, nei piani originari, la cessione della banda 700 doveva avvenire contestualmente al passaggio di tutte le trasmissioni in standard DVB-T2, riportando così la capacità trasmissiva ai livelli pre-switchoff. Ora, invece, questa fase intermedia rischia di diventare il “new normal”, con risorse trasmissive, in termini di bitrate, ridotte al 60%; un piano delle frequenze pensato per funzionare bene in DVB-T2 ma che non è certo il massimo per il più fragile DVB-T; e soprattutto con il conseguente crollo della qualità ed aumento oltre i limiti di guardia della compressione. Anche solo spegnere i canali MPEG2 in simulcast, pur non creando nuova banda, avrebbe liberato un po’ di capacità trasmissiva per migliorare la precaria qualità dei canali MPEG4 in onda oggi, motivo per cui i dipartimenti tecnici delle emittenti non vedrebbero l’ora di procedere in tal senso e tornare a “respirare”. Ma – da quello che ci pare di capire – anche questa semplice scadenza potrebbe saltare: in fondo in canali “si vedono” e al Palazzo tanto basta.

La scelta dello switch-off definitivo al 19 dicembre ad oggi è “anomala”. Ma nel dubbio, non fatevi trovare impreparati.

Se mai dovessero essere confermate le date circolate per l’eventuale spegnimento dell’MPEG2, ci sentiamo di poter dire che non esista una scelta più sbagliata e assurda del 19 di dicembre. La data del 19 dicembre a no sembra molto assurda, basti pensare che è meno di 7 giorni da Natale e perdere tanti spettatori da parte delle mittenti TV proprio in un periodo del genere, non pensiamo che sia nei loro piani. Questi e tanti altri segnali ci fanno pensare ad uno switch-off sempre più lontano a quello prefissato quest’anno. In ogni caso non fatevi trovare impreparati ed approfittate del bonus TV, potrai trovare tutti i dettagli qui.

© Thanks to dday.it

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