Cerchiamo di chiarire cos’è successo realmente dopo il 20 ottobre del 2021 e come mai i canali RAI e MEDIASET non sono diventati FULL-HD
Come già abbiamo scritto in un recente post, la campagna di informazione non è stata precisa ed accurata con noi poveri consumatori, lasciando molte domande senza risposta. Gran parte del problema è stato causato dall’uso di un’espressione infelice: “alta qualità” e da un continuo riferimento ai televisori compatibili con l’HD. Nella sostanza, però, con il passaggio all’Mpeg-4 dei primi 15 canali la loro qualità non è affatto migliorata né, a guardare i dati del flusso trasmesso, è aumentata la risoluzione. Cos’è cambiato, quindi, il 20 ottobre?
Cos’è realmente cambiato dopo il 20 ottobre ?
L’unica differenza reale tra quello che veniva trasmesso il 19 ottobre e quello che viene trasmesso a partire dal 20 ottobre è nella codifica: gli stessi canali RAI e Mediaset vengono trasmessi alla stessa risoluzione (SD, cioè bassa risoluzione), ma con un codec più efficiente: mentre prima ogni canale “occupava” in media tra 3 e 6 Mbps (in base a quanto veniva “spinta” la compressione), ora occupa 1,5-2 Mbps.
Riassumendo: Nello stesso spazio di frequenze “ci entrano” il doppio dei canali. Questo sarà fondamentale per liberare le famose frequenze a 700 MHz che lo Stato ha già venduto per 6,5 miliardi di euro agli operatori telefonici, che le useranno per la rete 5G.
Se continuate a vedere tutti i canali RAI e Mediaset ancora a bassa risoluzione, quindi, non preoccupatevi: non è un difetto del vostro impianto o TV, è la risoluzione alla quale vengono ancora trasmessi.
Grazie a tecnologica.libero.it