Sicuramente avrai notato che negli ultimi volantini e/o quando stai per acquistare il tuo amato TV la classe energetica non è più A++ come l’anno scorso ma è tipo G , vediamo insieme cos’è successo e quali sono le differenze.
Nuove classi energetiche TV da A++ a G cosa succede?
Le nuove etichette energetiche europee, sono entrate in vigore dal 1 marzo 2021, con particolari novità che riguardano le TV. Con le nuove etichette arrivano infatti nuove classi, ma viene anche completamente rivisto l’indice di efficienza energetica che determina come un prodotto verrà classificato. Inoltre viene introdotta una seconda classificazione per tutti quei modelli che offrono anche la riproduzione dei formati HDR, specificando classi differenti per i diversi tipi di contenuti, con range dinamico standard o esteso. La novità però più grande è che in generale molti dei nuovi modelli (e di quelli già in vendita), avranno una classe molto più bassa rispetto a quanto siamo stati abituati fino ad ora. Di fatto, la stragrande maggioranza dei modelli vecchi e nuovi finiranno in classe F o G.
Come sono calcolati i nuovi consumi dei TV dal 2021 ?
La classe energetica, così come era per la versione appena andata in pensione, non è determinata direttamente dal consumo energetico, ma dall’indice di efficienza energetica o EEI. Il nuovo regolamento (EU 2019/2013 e relativo emendamento integrativo EU 2021/340) non cambia solo le forbici che definiscono le classi, ma anche la formula per il calcolo dell’indice di efficienza energetica, che è profondamente diverso dal precedente. In entrambe le formulazioni i due parametri principali che vengono presi in considerazione sono la potenza media assorbita dal TV acceso con le impostazioni di fabbrica nel riprodurre contenuti assimilabili alle normali trasmissioni televisive e la superficie attiva dello schermo.
Il vecchio indice scalava in modo inversamente proporzionale in base alla dimensione dello schermo, mentre con la nuova formula il peso della superficie del display non è più lineare, ed in generale l’andamento dell’indice di efficienza energetica in funzione della potenza è molto più ripido. Ciò significa che tutti i TV in commercio subiranno un declassamento consistente con la nuova normativa, il tutto naturalmente a parità di consumi. Inoltre la vecchia formulazione in una certa misura avvantaggiava gli schermi di grande dimensione in modo più importante di quanto non avvenga con la nuova etichetta.
Analizziamo una vecchia ed una nuova etichetta
A causa della nuova formulazione, tutti i prodotti in commercio subiranno un declassamento, mentre quelli nuovi che arriveranno con la nuova etichetta debutteranno mediamente con classi di appartenenza molto più conservative rispetto alla pletora di classe A+, A e B a cui eravamo abituati. La differenza più grande per la misura della potenza tra ieri (EU 1062/2010) e oggi riguarda il video da utilizzare per i test, indicato nel nuovo regolamento per l’ecodesign, mentre nel sistema precedente i produttori si rifacevano alla seconda edizione della norma tecnica IEC 62087. A seconda del produttore, quindi, a parità di modello possono esserci variazioni nel dato sulla potenza dichiarata in etichetta. Vediamo un esempio.
In questo caso, sia l’etichetta nuova che quella vecchia dichiarano un consumo energetico pari ad una potenza assorbita di 114 Watt, e di conseguenza l’efficienza energetica è rispettivamente in classe G e in classe A. Viene dunque da ritenere che sia stata mantenuta la stessa misura della potenza per la versione originale dell’etichetta, mentre è stato aggiunto il consumo per i segnali HDR con una nuova misurazione, chiaramente peggiorativa. Essendo già in Classe G per i contenti SDR, la classe rimane confermata anche per l’HDR.
Riassunto: nuove classi TV e display
Per la nuova etichetta energetica dei TV cambia il calcolo del consumo annuale di energia, viene misurato in modalità accesa per 1.000 ore durante la trasmissione di contenuti SDR (Standard Dynamic Range o Gamma dinamica standard) e con la funzione HDR (High Dynamic Range o Gamma dinamica elevata) attivata ove presente. I consumi dei televisori dipendono dalle dimensioni dello schermo nell’ambito delle diverse tecnologie di funzionamento (LCD con LED o OLED): in genere maggiore è la diagonale dello schermo, maggiore sarà il consumo.
Conclusione quale TV consuma meno con le nuove classi energetiche?
Cosa cambia in realtà per i nostri portafogli? In realtà, non molto a livello assoluto, in quanto l’impatto dei consumi del televisore su un anno di utilizzo in bolletta incide comunque poco con le nuove classi. Se prendiamo ad esempio un 55 pollici, passando dalla classe F alla classe A su 1000 ore di riferimento (una media di 2,7 ore quotidiane all’anno) il risparmio è nel migliore dei casi sulla decina di euro.
Classe | Consumo (kWh/1000h) | Spesa Annuale (euro) |
---|---|---|
A | < 26 | < 5 € |
B | 26 – 34 | 5,20 – 6,80 € |
C | 35 – 43 | 7 – 8,60 € |
D | 44 – 51 | 8,80 – 10,20 € |
E | 52 – 65 | 10,40 – 13 € |
F | 66 – 78 | 13,20 – 15,60 € |
G | > 79 | > 15,80 € |
La tabella qui sopra riportata presenta il costo stimato annuo per un televisore da 55 pollici per le varie classi energetiche, considerando un costo di riferimento di 0,20 euro/kWh. Si passa da oltre 16 euro annui per un TV in Classe G a meno di 5 euro per un modello in Classe A. Il risparmio annuo potenziale è quindi risibile rispetto al costo di un TV più efficiente, soprattutto considerando che almeno nel 2021 ci aspettiamo che i TV più efficienti saranno in Classe E.
Ringraziamo dday per i dettagli tecnici.