Impazza, in particolare negli ultimi mesi, il “processo al 5G, la tecnologia di telefonia mobile appunto di quinta generazione con l’installazione che viene preparata in diversi punti delle nostre città, utilizzando perlopiù impostazioni già messe in funzione dal 4G.
Tra fake news e correlazioni errate cerchiamo di fare chiarezza su quello che al momento davvero sappiamo del 5G. Molti Comuni italiani stanno addirittura “chiudendo” all’installazione della tecnologia, la paura di tutti è che la rivoluzione possa portare a un inevitabile e pericolosissimo deterrente per la salute dell’essere umano e di tutti gli esseri viventi sul pianeta.
L’informazione che abbiamo
Nel maggio dello scorso anno un servizio trasmesso su Rai 1 ha raccontato lo studio che prosegue nel centro di ricerca sul cancro dell’istituto Ramazzini di Bologna. Dal 2005 al 2008 è stato condotto il più grande esperimento al mondo sugli effetti dell’esposizione alle radiofrequenze. Uno studio che ha coinvolto animali su sviluppi sperimentali, l’intensità del 3G ha già evidenziato dei problemi e legami con dei tumori molto rari, in particolare al cuore. I medici del Ramazzini hanno dichiarato che per quanto riguarda le onde 5G, al momento, c’è un “buco” completo riguardante ciò che può provocare.
“No alle Fake News”
Pochi giorni fa si è espressa sulle potenzialità dannose del 5G e addirittura sul legame con il Coronavirus la Gsma, l’associazione dell’industria mobile, chiedendo ai Governi di lavorare sulla diffusione delle fake news su questo particolare e delicato argomento.
“L’industria delle telecomunicazioni sta lavorando giorno e notte per mantenere online i servizi di emergenza e quelli essenziali come la sanità e l’istruzione, per consentire alle imprese di continuare a operare e per aiutare familiari e amici a tenersi in contatto. È deplorevole che l’infrastruttura critica per le comunicazioni venga attaccata sulla base di false informazioni. Invitiamo le persone ad affidarsi solo alle autorità sanitarie per le notizie sul coronavirus e di non dubitare che la tecnologia sia sicura. Non c’è legame tra 5G e Covid-19″.
Mats Granryd, direttore generale della Gsma.
La copertura in Italia
Questo appello della Gsma nasce soprattutto per numerosi episodi di vandalismo che si stanno ripetendo in Europa nei confronti delle installazioni di ripetitori, antenne che in Italia sono tracciate, basta cliccare ad esempio su https://copertura5g.it/ per vedere tutti i ripetitori aggiornati.
Una delle caratteristiche principali del 5G, come abbiamo già spiegato in un recente articolo, è la capacità di permettere più connessioni in contemporanea, con alta velocità e tempi di risposta immediati. Sui rischi legati alla salute, quindi, non abbiamo studi che confermano questa tesi: non ci sono dati su effetti dannosi di questa tecnologia.