La data del 21 e 30 giugno 2022 sono lontane ma è bene non farsi trovare impreparati. C’è una alternativa al nuovo digitale terrestre? E’ vero che c’è un bonus per cambiare le nostre tv non “compatibili”? Affrontiamo un punto alla volta.
Ebbene sì, l’alternativa c’è eccome: si chiama tivùsat. Parliamo di satellite come avrete intuito, una piattaforma che utilizza lo standard DVB-S2 HEVC con tutti i canali che si possono vedere tramite il digitale terrestre, probabilmente escluse alcune emittenti minori (quelle locali, il più delle volte). Cosa serve? Semplice, un decoder satellitare compatibile o una cosiddetta CAM da inserire nella tv, volendo anche una smartcard. Con tivùsat si avranno a disposizione circa 50 canali in Hd e addirittura 5 in 4k e Ultra Hd, attenzione però a verificare sempre la “portata” del vostro televisore: sarà diverso ovviamente se la vostra tv si ferma al Full Hd da 1080p.
Torniamo un attimo indietro, cosa succede negli ultimi giorni di giugno del 2022? Entra in gioco il nuovo DVB T2 con la codifica HEVC per trasmettere i canali sulle nostre tv, sono quindi tagliati fuori gli apparecchi che trasmettono con uno standard DVB-T MPEG4.
Decoder salva Tv
Niente paura, ci sono i decoder. Sì, così come accaduto con il “primo digitale” si possono acquistare delle apparecchiature che veicolano il segnale tramite HDMI, alcuni anche con la presa SCART, decoder che arrivano al massimo a costare 40 euro. Ovviamente da qui al 2022 qualcosa cambierà, nel senso che potrebbero essere messi in vendita anche decoder che possono avviare applicazioni, come i classici “tv box”, così da poter integrare la visione anche a nuove piattaforme.
I love bonus
Per quelli del “non è giusto che si cambia” c’è una notizia. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato la possibilità di accedere a un bonus sulla Tv per sostituirla con apparecchi compatibili con il nuovo digitale: bonus a cui si può accedere da dicembre del 2019. Un incentivo statale per decoder e anche smart Tv, un bonus che però spetta a chi appartiene a fasce di reddito più basse, anche qui però fino al 2022 potrebbe cambiare qualcosa (magari possibilità di accedere allargata anche ad altre fasce di reddito).